Trecento firme per dire no al degrado
Stufi di urla, schiamazzi, spaccio e rifiuti in mezzo alla strada

Continua l'allarme degrado a Vanchiglia. Fra rifiuti in strada, urla, schiamazzi e spaccio, i residenti sono esasperati e hanno presentano centinaia di firme al Comune per chiedere un intervento immediato. Un altro grido di allarme si alza dal quartiere di Circoscrizione7, dove 301 cittadini hanno deciso di unire le proprie voci attraverso una petizione formale presentata al Consiglio comunale, chiedendo un immediato intervento per arginare il dilagante degrado urbano.
Trecento firme per dire no al degrado
I residenti hanno illustrato le molteplici problematiche che stanno trasformando il quartiere in un'area caratterizzata da continui disagi e criticità. Le motivazioni alla base della protesta sono molteplici e riguardano principalmente gli eccessi legati alla vita notturna. I cittadini denunciano una situazione fuori controllo che compromette la qualità della vita e la sicurezza dei residenti. Le criticità spaziano da questioni di ordine pubblico ia problemi di decoro urbano. Nello specifico, i firmatari hanno evidenziano il grave problema dei disturbi acustici: schiamazzi e urla che proseguono fino alle prime ore del mattino, o la musica ad alto volume che impedisce il riposo. Ma le problematiche di sicurezza continuano anche per le risse tra persone in stato di ebbrezza e per lo spaccio.
Stufi di urla, schiamazzi, spaccio e rifiuti in mezzo alla strada
Un'ulteriore criticità è rappresentata dall'occupazione degli spazi pubblici: dehors e tavolini che invadono marciapiedi e strade, creando difficoltà di movimento per disabili, anziani e genitori con passeggini. Come se non bastasse, i residenti segnalano anche il degrado ambientale, per gli accumuli di immondizia agli angoli delle strade, scritte sui muri e sporcizia diffusa. «Vogliamo un piano concreto che riporti il quartiere agli standard di vivibilità precedenti all'attuale fase di "riqualificazione in modalità movida. La nostra non è un'opposizione preconcetta agli spazi di socialità, ma la necessità di un equilibrio tra divertimento e rispetto delle esigenze degli abitanti», rimarcano i firmatari.