Crisi automotive: proposte e progetti della Città metropolitana illustrati dal vicesindaco Suppo e dalla Consigliera Cambursano
"Dobbiamo lavorare tutti insieme per far valere le nostre competenze e per cogliere nuove opportunità"
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Il Vicesindaco della Città metropolitana di Torino, Jacopo Suppo, presente alla seduta aperta che il Consiglio Regionale del Piemonte ha dedicato oggi, 11 febbraio 2025, alla crisi del settore dell’automotive e alle sue ricadute sull’indotto del territorio è intervenuto affermando:
"Il nostro è un territorio che attraversa una fase di transizione importante, che ci costringe a confrontarci con pericoli e sfide. Ma è anche un territorio che può tuttora contare su di una vocazione e su di un tessuto industriale importanti, su capacità imprenditoriali e su professionalità diffuse e apprezzate in tutto il mondo. Dobbiamo lavorare tutti insieme per far valere le nostre competenze e per cogliere nuove opportunità."
Torino città resiliente
Suppo ha ricordato come e quanto la Città metropolitana condivida le preoccupazioni degli amministratori locali per il futuro del tessuto economico dei rispettivi territori. La resilienza di cui Torino e il distretto industriale di cui è capofila hanno dato prova in occasioni di crisi e processi di trasformazione non lontani nel tempo, a giudizio del Vicesindaco metropolitano, fa ben sperare. Occorrerà dimostrare una notevole capacità di raccogliere e far lavorare in sinergia le esperienze, le professionalità, le capacità progettuali pubbliche e private di un territorio che sa esprimere un ecosistema produttivo sostenuto da un’istruzione superiore e universitaria di qualità. Da parte sua, ha spiegato il Vicesindaco Suppo, la Città metropolitana lavora per creare le condizioni infrastrutturali e urbanistiche che rendano possibili nuovi insediamenti produttivi che utilizzino il più possibile siti industriali dismessi e riqualificabili, per evitare un ulteriore consumo di suolo.
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Difendere e innovare l'ecosistema produttivo
Alcune delle iniziative dell’Ente di area vasta per la promozione dello sviluppo economico e il sostegno alle attività produttive sono state illustrate nel suo intervento dalla Consigliera metropolitana delegata Sonia Cambursano, che ha innanzitutto ricordato che il settore automotive è l’ossatura intorno alla quale si è costruito lo economico di Torino e del suo territorio provinciale nell’ultimo secolo. Se il Piemonte vale circa un terzo dell’intera produzione automotive nazionale, l’83,5% delle imprese piemontesi del settore è collocato nel territorio metropolitano torinese. In questo territorio operano sia i grandi gruppi industriali che una galassia di micro, piccole e medie imprese, che costituiscono il 90% del tessuto imprenditoriale locale. Non è un caso, quindi, se circa due terzi dei lavoratori piemontesi sono impiegati in imprese con meno di 50 dipendenti, le più vulnerabili agli impatti delle crisi e meno resilienti rispetto alle aziende più grandi nel fronteggiare gli shock esogeni e gli impatti delle transizioni socio-economiche.
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La Città metropolitana di Torino, ha ribadito la Consigliera Cambursano, ritiene importante difendere il settore dell’automotive e incoraggiarne il rilancio, svolgendo un ruolo di accompagnamento alla transizione. In questo senso, è importante la collaborazione tra ricerca, formazione e mondo imprenditoriale, sia in Italia che con i partner europei con cui la Città metropolitana di Torino lavora per attrarre fondi ed expertise.
Il progetto pilota MetroPoLiS
Creare le giuste condizioni abilitanti, “curare il terreno” affinché le imprese riescano a radicarsi nel territorio, è ad esempio l’obiettivo del progetto pilota MetroPoLiS, che si propone, attraverso il sostegno ad interventi pubblici e privati, di incoraggiare lo sviluppo e il consolidamento di PMI già esistenti, promuovendone la digitalizzazione e l’innovazione di processo e di prodotto. Grazie alle risorse ministeriali messe a disposizione dal bando, sono stati finanziati 6 progetti di investimento di piccole e medie imprese del territorio e 23 progetti infrastrutturali pubblici, finalizzati alla creazione di filiere produttive e di forme di collaborazione tra imprese, con particolare attenzione al miglioramento, potenziamento ed innovazione dei processi associati alla logistica, alla gestione, all’approvvigionamento e alla distribuzione delle merci.
Tenere insieme sviluppo economico, sociale e rispetto per l’ambiente è invece l’obiettivo del Piano metropolitano per l’economia sociale, che, ha spiegato la Consigliera Cambursano, è in fase di redazione insieme alla Camera di commercio di Torino, con l’obiettivo di proporre un nuovo modello di crescita, che evidenzi il ruolo dell’economia sociale come agente di resilienza e vera opportunità di evoluzione e innovazione.
“Le nostre funzioni di pianificazione territoriale e strategica sono gli strumenti con cui il livello metropolitano è in grado di generare i maggiori impatti in tal senso. - ha sottolineato la Consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive e alla pianificazione strategica - L’area metropolitana corrisponde a una visione di territori e persone interconnesse, un luogo dove la pianificazione strategica può promuovere un percorso di crescita collettiva ed equilibrata. Come tale dovrebbe essere riconosciuta nei tavoli interistituzionali di lavoro, affinché sia possibile raccogliere e affrontare le sfide della transizione socio-economica in atto, nel tentativo di trasformarla in un’opportunità di sviluppo per l’intero territorio metropolitano”.