Un progetto di restauro fa ripartire gli orologi pubblici storici di Torino
Saranno 60 gli orologi storici sparsi tra il centro e la periferia cittadina ad essere rimessi in moto
Titolo: Torino riaccende gli Orologi Storici: un progetto di restauro e manutenzione farà ripartire circa 60 orologi pubblici storici, riportando la città a segnare l'ora.
Ripartono gli orologi storici di Torino
Torino ha deciso di dare nuova vita agli orologi storici che per decenni hanno segnato il tempo e accompagnato la quotidianità dei suoi abitanti. Con l'avvento delle nuove tecnologie digitali e dei dispositivi mobili, questi simboli del passato avevano perso centralità, fermandosi a testimoni del tempo che scorreva senza poter partecipare attivamente. Ora, la città, che per anni è stata un punto di riferimento nazionale per l'orario esatto grazie al segnale emesso dall'Istituto Galileo Ferraris, sta restituendo movimento a questi iconici orologi pubblici.
Il progetto di recupero
Il piano EfficienTo, che mira all'efficientamento energetico degli edifici pubblici torinesi, è il motore di questa operazione di recupero. La Città di Torino, in collaborazione con Iren Smart Solutions, ha dato il via a un intervento che si occupa della riattivazione, manutenzione e controllo di circa 60 orologi storici sparsi tra il centro e la periferia cittadina. Un'azione che non solo preserva il patrimonio storico e culturale di Torino, ma lo rilancia nella vita quotidiana dei cittadini.
Il primo orologio restaurato
Il pomeriggio di venerdì 24 gennaio 2025 ha visto il riposizionamento e la riattivazione del primo orologio pubblico restaurato, situato sulla facciata dell’ex dazio in corso Moncalieri 80, oggi sede di un distaccamento dei Vigili del Fuoco. Questo intervento segna l’inizio di un processo che, nei prossimi mesi, porterà alla riattivazione progressiva di tutti gli orologi storici. Oltre alla loro funzione pratica di indicare l'ora, questi orologi rappresentano un simbolo dell'identità torinese e dell'evoluzione della città nel corso degli anni.
Un ritorno al passato in un'epoca digitale
Francesco Tresso, assessore alla Cura della città, ha commentato l'iniziativa con entusiasmo, sottolineando come il progetto rappresenti non solo un restauro fisico, ma anche un ritorno a un simbolo di comunità.
“In un’epoca dominata dal digitale, ci piace l’idea che i torinesi possano tornare a guardare all’insù per consultare l’ora, ritrovando quei punti di riferimento che da decenni caratterizzano facciate, incroci e scorci della nostra città. Le lancette di un orologio in movimento simboleggiano una città viva e in movimento – commenta l’assessore alla Cura della città, Francesco Tresso – e inoltre, con questa iniziativa vogliamo anche rendere omaggio alla storia di una città che è stata all’avanguardia anche in questo campo. Dal 1979, infatti, il segnale di ora esatta trasmesso dalla Rai partiva proprio da Torino, accompagnando per oltre trent’anni la quotidianità di milioni di italiani”.