TORINO

Nuovo piano sicurezza a Torino, in arrivo le prime quattro "zone rosse"

Intensificazione dei controlli e misure straordinarie in alcune aree critiche per garantire maggiore sicurezza e contrastare i reati

Nuovo piano sicurezza a Torino, in arrivo le prime quattro "zone rosse"
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A Torino, da lunedì 27 gennaio 2025, verrà attivato il nuovo piano sicurezza con l'istituzione di quattro "zone rosse": intensificazione dei controlli e misure straordinarie in alcune aree critiche per garantire maggiore sicurezza e contrastare i reati.

A Torino, le prime quattro "zone rosse"

Quattro aree di Torino diventano il centro di un nuovo intervento per la sicurezza pubblica: a partire da lunedì 27 gennaio 2025, le forze dell’ordine saranno impegnate in un piano straordinario, con l'istituzione di quattro "zone rosse", che prevede controlli rafforzati e provvedimenti di allontanamento per 48 ore nei confronti di soggetti già segnalati per reati specifici. Le misure, che resteranno in vigore fino al 30 aprile, sono il frutto di un’analisi dettagliata delle criticità cittadine emerse negli ultimi mesi.

Le aree coinvolte

Le zone interessate dai nuovi provvedimenti sono Porta Nuova e San Salvario, il quartiere Aurora, il borgo vecchio di Barriera di Milano e la zona di piazza Vittorio Veneto. Questi luoghi, caratterizzati da fenomeni ricorrenti di illegalità, saranno sottoposti a una vigilanza rafforzata con il supporto delle forze dell’ordine.

Allontanamenti temporanei

Gli allontanamenti temporanei, disposti dal prefetto, colpiranno individui che abbiano già commesso reati come spaccio di stupefacenti, violenze contro le persone, furti, rapine o occupazioni arbitrarie di spazi pubblici. Nel caso in cui tali soggetti tornino nella stessa area prima dello scadere delle 48 ore, saranno denunciati penalmente per inosservanza dell’ordine.

Intensificazione dei controlli

Il piano prevede inoltre un’intensificazione delle verifiche sugli esercizi commerciali, con particolare attenzione a quelli che vendono o somministrano alcolici. Sebbene le misure non abbiano nulla a che fare con il cosiddetto "Daspo urbano", si pongono l’obiettivo di prevenire situazioni di degrado e promuovere un maggior rispetto della legalità nelle zone critiche.

I risultati dei servizi ad alto impatto

"Nonostante i significativi risultati ottenuti con i servizi ad alto impatto, il monitoraggio dei fenomeni delittuosi ha evidenziato la necessità di intensificare gli interventi", ha spiegato il prefetto Donato Cafagna. I dati mostrano un’importante attività di prevenzione, con 193 servizi effettuati, 335 denunce e 56 arresti, ma resta la necessità di un ulteriore sforzo per rispondere alle esigenze di sicurezza della città.

Anche il sindaco Stefano Lo Russo ha ribadito l’importanza di un approccio collaborativo e integrato tra istituzioni, sottolineando come il Comune non rinuncerà al proprio impegno per sostenere le forze dell’ordine, indipendentemente dalle divergenze politiche.

Stefano Lo Russo
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