Affitti brevi a Torino: la lista degli obblighi si allunga (e c'è chi prova a fare il furbo)
Prima sono sparite le tanto amate key box, adesso bisogna per forza esporre un numero identificativo e dotarsi di un estintore: è dura la vita per chi vuole fare della casa un business
Ormai è tassativo in tutta Italia, a richiederlo è il Ministero dell'Interno: ogni struttura ricettiva deve dotarsi del CIN, ovvero di un Codice Identificativo Nazionale.
Eppure, in Piemonte la maggioranza delle strutture non è ancora in regola. I dati del Ministero del turismo sono eclatanti: su quasi 25 mila 600 strutture, solo poco più di 20 mila 100 sono in regola: il 21% non ha ancora chiesto il codice identificativo. I numeri più bassi delle attività a norma si registrano proprio a Torino.
Come funziona il CIN
Da inizio 2025, ogni unità immobiliare destinata alla locazione turistica infatti si deve dotare del Codice Identificativo Nazionale, di specifici dispositivi di sicurezza e deve presentare al Comune di appartenenza la Segnalazione Certificato di Inizio Attività (SCIA).
Il Codice Identificativo Nazionale viene assegnato a tutte le strutture destinate all’uso turistico, tra cui appartamenti per affitti brevi, hotel e altre strutture extra alberghiere come B&B, ostelli, agriturismi e affittacamere. E' fornito dal Ministero del Turismo su richiesta del proprietario dell’immobile.
Una delle principali novità legate all’introduzione di questo identificativo è la registrazione delle informazioni relative a tutte le strutture all’interno di una Banca Dati Nazionale. Questo progetto punta a migliorare la trasparenza e il controllo nel settore degli affitti brevi, contribuendo a una gestione più efficace delle attività ricettive.
La tracciabilità migliorerà i controlli da parte dell’agenzia delle Entrate e della Guardia di finanza.
Il codice CIN non deve essere semplicemente comunicato, ma deve essere esposto in modo ben visibile. A livello nazionale, i proprietari di immobili destinati a locazioni sono obbligati a mostrare il CIN sia all’esterno della struttura che sui propri portali online.
Senza il codice non si potrà più affittare per brevi periodi e i proprietari inadempienti rischieranno multe fino a 8mila euro.
La situazione a Torino
A Torino sono stati rilasciati 10.886 codici, tuttavia oltre il 24% delle strutture della città risulta inadempiente.
Ma quali sono i motivi per i quali i proprietari potrebbero non voler vedersi assegnare il CIN? Secondo un'indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norsta, e pubblicata sul Sole 24ore, a novembre del 2024, solo un paio di mesi fa quindi, diversi proprietari (il 33% degli intervistati) avevano dichiarato di non essere a conoscenza di quest’obbligo, dato corrispondente a quasi 230mila proprietari.
Il 44% dei proprietari non aveva ancora fatto richiesta per ottenerlo, mentre il 33% aveva presentato domanda ma non lo aveva ancora ricevuto.
Il dato più interessante riguarda però il 9,3% dei proprietari, circa 30mila persone, che davanti a questa novità avrebbe detto di voler rinunciare all'attività perché ormai "troppo complicata".
Infine, un 6% del campione intervistato, cioè 18mila individui, avrebbe affermato di voler continuare ad operare pur non rispettando la legge.
La lista degli obblighi per chi affitta si allunga
Va detto che il settore degli affitti brevi ultimamente si è sentito "bersagliato".
Tra le ultime novità non particolarmente gradite c'è stato il divieto, da parte del Ministero dell'Interno, di esporre le key box davanti alle strutture ricettive.
Le scatolette con le chiavi dentro si aprivano solo con un codice fornito dal proprietario permettendo quindi di gestire il check-in completamente da remoto con evidenti vantaggi per tutti perché non si era vincolati dall'orario.
Il motivo della loro sparizione a Torino così come nel resto del Paese? Questioni legate alla sicurezza. Obbligo quindi da parte del locatore a essere presente durante l'identificazione degli ospiti. Obbligo che si va a sommare a tanti altri: il nuovo codice e anche la presenza obbligatoria di un estintore.