Il Tar del Piemonte conferma la chiusura di cinque uffici postali a Torino, Lo Russo: "Decisione che non ci scoraggia"
Respinta la richiesta di sospensione del provvedimento
Il Tar del Piemonte ha respinto la richiesta da parte della Città di Torino di sospendere il provvedimento di Poste Italiane di chiusura di cinque uffici postali sul territorio cittadino, annunciato in ottobre e divenuto effettivo il 16 dicembre scorso.
Tar Piemonte conferma chiusura uffici postali
Il Tar del Piemonte, con un’ordinanza cautelare emessa ieri, giovedì 9 gennaio 2025, ha respinto la richiesta avanzata dalla Città di Torino di sospendere la chiusura di cinque uffici postali cittadini. Il provvedimento, adottato da Poste Italiane a ottobre e divenuto operativo il 16 dicembre scorso, ha sollevato preoccupazioni per l’impatto sul tessuto sociale locale. La decisione segna un primo stop nel percorso intrapreso dal Comune per contrastare il provvedimento, ma non chiude definitivamente la partita: il pronunciamento definitivo arriverà nei prossimi mesi.
Le motivazioni
Nonostante il riconoscimento dell’importanza del servizio postale per la popolazione e della necessità di tutelare un presidio di interesse collettivo, il Tribunale amministrativo ha ritenuto che, al momento, non sussistano motivi sufficienti per bloccare la decisione di Poste Italiane. Questa ordinanza rappresenta un punto di passaggio, ma il ricorso presentato dal Comune resta in attesa di una valutazione più approfondita.
"Decisione che non ci scoraggia"
“Una decisione che ci lascia dispiaciuti, ma non ci scoraggia”, ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo.
“Continueremo a difendere gli interessi della comunità. Confidiamo che, in sede di sentenza definitiva, venga riconosciuto come questa scelta penalizzi i cittadini, privandoli di un servizio fondamentale. Gli uffici postali non sono solo punti di accesso a servizi essenziali, ma rappresentano anche un presidio di vicinanza e sicurezza nei quartieri”.
Disagi per i cittadini
La chiusura degli uffici postali ha già creato disagi per molti cittadini, specialmente anziani e persone con difficoltà di spostamento. Il sindaco ha sottolineato che il Comune continuerà a battersi per garantire la presenza di questi servizi, giudicati essenziali per il tessuto sociale urbano, contro una logica aziendale che sembra privilegiare esclusivamente l’efficienza economica.
“Non sono state riconosciute ragioni per sospendere il provvedimento ma confidiamo che in sede di sentenza definitiva i giudici riconoscano come questa decisione stia di fatto privando tante cittadine e tante cittadini di un servizio fondamentale di prossimità.
Quello postale è un servizio primario per la comunità e gli uffici presenti nei quartieri svolgono anche una funzione di presidio sul territorio. Il nostro obiettivo resta quello di tutelare l’interesse delle torinesi e dei torinesi, che non devono veder scomparire un servizio importante a causa di logiche guidate primariamente da criteri economici”, ha concluso il primo cittadino.