TORINO

Manifestazioni, scritta nei bagni dell'Università: "Luigi Mangione libero"

Il rettore Geuna: "sgomento"

Manifestazioni, scritta nei bagni dell'Università: "Luigi Mangione libero"
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Nella giornata di ieri, venerdì 14 dicembre 2024, nei bagni di Palazzo Nuovo, una delle sedi dell'Università degli Studi di Torino è stato scritto con delle bombolette (di colore arancione) uno striscione che inneggiava a "Luigi Mangione libero", accompagnata dal simbolo della falce e martello con una piccola stella a cinque punte.

Chi è Luigi Mangione

Luigi Maggione è un 26enne italoamericano arrestato in un McDonald’s ad Altoona, negli Stati Uniti, per aver sparato al Ceo Brian Thompson, manager della multinazionale americana delle assicurazioni ucciso la mattina del 4 dicembre, mentre stava entrando all’Hilton hotel a Manhattan per una convention. Al momento dell’arresto, i poliziotti hanno trovato nelle tasche del 26enne una “pistola fantasma”, un’arma non rintracciabile, e di un taccuino, in cui emergono le motivazioni che lo hanno spinto a sparare.

Studente molto bravo

Mangione è considerato da tutti uno studente molto bravo, con un futuro davvero allettante. E' diplomato alla Gilman School di Baltimora con il titolo di valedictorian e dopo l'università ha lavorato come stagista presso Firaxis, noto sviluppatore di videogiochi, e come data engineer presso TrueCa.

Il rettore Geuna: "sgomento"

Il rettore dell'Università di Torino, Stefano Geuna, ha detto:

“Siamo sgomenti di fronte a questo ulteriore episodio ed esprimiamo ferma condanna di fronte a una violenza espressiva riemergente, che riporta alla mente un passato buio. L’Ateneo è già al lavoro per la pronta cancellazione delle scritte lasciate oggi dai manifestanti, perché è assoluta priorità ristabilire il decoro nel totale rispetto del valore pubblico dei nostri luoghi”.

La Russa all'Agenzia Dire: "La libertà di manifestare non sia una scusa per seminare caos"

Dal presidente del Senato Ignazio La Russa la richiesta di una presa di distanze unanime dalle violenze:

“A Torino, durante la manifestazione indetta per lo sciopero, ancora violenza da parte degli antagonisti che hanno lanciato uova e sassi contro le Forze dell’Ordine ed effettuato un blitz intimidatorio alla sede della Rai. La legittima libertà di manifestare non può essere utilizzata come alibi per seminare caos, provocare devastazioni, aggredire gli agenti di Polizia. La politica tutta, senza distinzione di colore, prenda le distanze da questi delinquenti. Solidarietà sincera alle Forze dell’Ordine e ai vertici Rai”.

USB: “Solidarietà agli studenti presi a manganellate"

In controtendenza l’Unione sindacale di base che in una nota esprime “solidarietà agli studenti presi a manganellate a Torino”. E condanna “la risposta repressiva esagerata delle forze dell’ordine durante le recenti proteste nei confronti degli studenti”, che insieme “all’attacco pesantissimo al diritto di sciopero” rappresentano “il sintomo che la tenuta democratica di questo paese è a rischio”.

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