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La visita della ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini a Torino

Come c'era da aspettarsi non sono mancate le contestazioni da parte di alcuni precari della ricerca che hanno accolto la ministra a suon di cori e striscioni

La visita della ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini a Torino
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La ministra dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini è venuta a Torino per presenziare ad alcuni eventi, non sono mancate però le contestazioni.

Contestazioni davanti a Camera

La giornata in città della ministra è iniziata con l'inaugurazione del nuovo centro di Unito dedicato all'intelligenza artificiale a Camera, il Centro di fotografia in via delle Rosine. Proprio qui però un gruppo di precari della ricerca l'ha contestata con cori e striscioni.

"Perché taglia costantemente i fondi all'Università e alla ricerca?"

hanno chiesto i manifestanti che esponevano uno striscione con scritto sopra: "Sei tu la fake news non i tagli"

 

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Sulla vicenda il ministero ha commentato:

"Né ricercatori né studenti, ma in larga parte esponenti dei centri sociali. Il ministro ha anche dato subito la disponibilità a un confronto con una delegazione di ragazzi che hanno però respinto la proposta"

Il sopralluogo alla Cavallerizza Reale

Dopo la visita in va delle Rosine, la Bernini si è recata sul cantiere della Cavallerizza Reale (via Giuseppe Verdi) dove finalmente ci sarà un maxi progetto di riqualificazione con le stanze della Manica del Mosca trasformate nella nuova sede della Fondazione Compagnia di San Paolo.

La ristrutturazione prevede poi un Polo internazionale delle Arti, spazi ricreativi e culturali, un albergo, aule universitarie.

Anna Maria Bernini ha dichiarato:

"Ho avuto modo di visitare la Cavallerizza, di vedere il progetto che è bellissimo, e di contribuire per la nostra parte con 35 milioni di euro"

L'edificio, rimasto abbandonato e occupato da alcuni collettivi nel marzo 2014, è stato interessato da tre intensi incendi: uno nel 2014 (rimasto senza colpevoli), uno nel 2016 e un altro nel 2019.

Subito dopo è iniziato il lunghissimo iter burocratico per l'approvazione del maxi-progetto di riqualificazione. Adesso finalmente la svolta, con l'avvio dei lavori.

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