Sanità territoriale, con le AFT i medici lavoreranno in gruppo
Lo SMI ritiene il nuovo progetto non può attecchire in Piemonte in quanto mancano all'appello almeno 450 professionisti
Rivoluzione nella sanità piemontese. Nei mesi scorsi la Regione Piemonte e i sindacati dei medici di medicina generale (Fimmg, Smi, Snami) hanno siglato l’accordo integrativo regionale che realizza, dopo quasi 20 anni, un vero e proprio cambio di paradigma per la sanità territoriale.
L'accordo
L’accordo prevede l’istituzione delle Aggregazioni funzionali territoriali (AFT) che garantiranno una copertura assistenziale più capillare e continuativa rispetto a oggi, dalle 8 alle 20 tutti giorni, 7 giorni su 7, attraverso l’integrazione in rete ed il lavoro di equipe tra i medici di medicina generale e i medici della ex guardia medica.
Cosa sono le AFT
Le AFT saranno operative per la prevenzione, le vaccinazioni, la presa in carico della cronicità, la diagnostica di primo livello e lo sviluppo delle cure domiciliari. Attraverso il cosiddetto ruolo unico, inoltre, i medici che fino ad oggi erano destinati ad esclusiva attività di guardia medica notturna e festiva, svolgeranno attività anche di giorno, durante la settimana, a supporto dei medici di famiglia per integrare la continuità dell’assistenza e le attività di prevenzione e presa in carico della cronicità.
In questo modo sarà consentito ai medici di medicina generale di organizzare meglio la propria attività, ottimizzando e riducendo i carichi di lavoro.
“Per i pazienti a fine percorso avremo una presa in carico reale da parte di un sistema di professionisti - spiega alla TGR Stefania Orecchia, direttrice delle Cure Primarie - ne saranno garanti, 24 ore su 24, 7 giorni su 7”.