Stellantis, Salvini: "Il problema, più che Tavares e le sue esorbitanti richieste, è la proprietà"
Urso: 'Dopo il colloquio con Elkann siamo fiduciosi sul ruolo dell'Italia'
In Stellantis "il problema più che Tavares e le sue esorbitanti richieste è la proprietà. E' una proprietà che di italiano ormai ha ben poco, che ha preso soldi in Italia per decenni per aprire fabbriche all'estero". Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
"Bisogna convocare i sindacati", ha aggiunto il ministro. "Il mio pensiero da ministro dei Trasporti è vicino agli operai e alle loro famiglie, faremo di tutto per salvaguardarli", ha rassicurato Salvini, concludendo che Stellantis "è il peggior esempio di come si fa impresa con il denaro pubblico".
Sulla vicenda Stellantis, secondo Salvini:
"John Elkann avrebbe già dovuto venire in Parlamento e con un assegno non a parole, con un assegno che ricordi quanti miliardi di euro negli anni questa azienda di denaro pubblico ha incassato, ci sono ancora prestiti garantiti dallo Stato per miliardi di euro, a fronte di quali risultati economici, di quali chiusure, di quali licenziamenti e cassa integrazione - ha sottolineato il ministro - Questa azienda quando c'è qualcosa da guadagnare, incassa e scappa e quando c'è qualcosa da chiedere lo chiede ai suoi operai".
"Credo che dopo tutto il sostegno che ha avuto quest'azienda dallo Stato, abbia il dovere morale di continuare a operare nel nostro paese, tenendo conto anche dei cambiamenti che ci sono - ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani -Anche l'Europa dovrà fare la sua parte, bisogna cambiare alcune regole, penso al blocco della produzione di auto non elettriche a partire dal 2035, quindi c'è un percorso da fare".
Urso: 'Dopo il colloquio con Elkann siamo fiduciosi sul ruolo dell'Italia'
Sulla questione Stellantis è intervenuto anche il Ministro dello sviluppo economico:
"Nel colloquio con John Elkann sono emerse le condizioni per essere fiduciosi di poter condividere un piano Italia che vede il nostro Paese al centro dello sviluppo dell'auto europea - ha detto il ministro Adolfo Urso all'indomani dell'incontro in India con il patron di Stellantis - Adesso anche Stellantis condivide la necessità di rivedere il percorso di decarbonizzazione".
Gusmeroli a Elkann: 'Venga a discutere il piano e i posti di lavoro'
"Le chiedo ancora una volta di partecipare ad un'audizione congiunta dinnanzi alle Commissioni parlamentari di Camera e Senato per discutere in Parlamento del piano industriale del gruppo Stellantis, della continuità produttiva e del mantenimento dei posti di lavoro nel nostro Paese".
E' quanto recita la lettera inviata a John Elkann dal presidente della Commissione Attività Produttive della Camera Alberto Gusmeroli. Gusmeroli rimarca "la volontà di tutte le forze politiche di conoscere la visione strategica del socio di riferimento di Stellantis" e "l'esigenza di proseguire in Parlamento un dialogo positivo".
Elkann scrive ai dipendenti
Il presidente Elkann, dopo le dimissioni di Carlos Tavares, ha scritto ai dipendenti:
"Sono stati giorni difficili, con Carlos abbiamo percorso tanta strada e abbiamo ottenuto risultati importanti. Gli sarò sempre grato, tuttavia, il nostro cda ha deciso, per il bene dell'azienda, che era giunto il momento di separare le nostre strade. Nelle ultime settimane erano emersi punti di vista diversi. Lo spirito di Stellantis è unico, ci ha portato a tanti successi e ci riserverà molte nuove vittorie. Ora guardiamo avanti, concentrati sui prossimi capitoli, sui nostri clienti e nel continuare a costruire una grande azienda.
Tutti voi, ognuno di noi, giocherà un ruolo fondamentale nei successi che verranno. Desidero ringraziarvi per lo straordinario lavoro, la passione e l'impegno".