Furti in appartamento, due arresti
Scoperta la nuova tecnica per introdursi nelle abitazioni.
Arrestati dalla Polizia di Stato due professionisti dei furti in appartamento. Scoperta la nuova tecnica per introdursi nelle abitazioni.
Furti in appartamento
Giovedì mattina, in un condominio di Piazza Confalonieri a Torino, un inquilino si insospettisce: vede due uomini dallo spioncino che stanno sostando di fronte alla porta del vicino, fuori Torino da parecchio tempo. Decide di chiamare il 112, e in pochi minuti arriva la volante del Commissariato Mirafiori che intercetta i due. Agli agenti non riescono a giustificare la propria presenza in quel condominio. Uno dei due ragazzi non parla neanche l’italiano. I documenti che danno ai poliziotti sono di un Ceco residente in Spagna e di un Georgiano residente in Francia. I dubbi dei poliziotti aumentano ancora quando, perquisendo i due, anziché trovare arnesi per scassinare porte o chiavi bulgare, trovano invece solo alcune calamite e delle carte magnetiche.
Le indagini
Gli agenti decidono di approfondire la vicenda: dalle impronte digitali dei soggetti emergono una sfilza di precedenti per reati contro il patrimonio, e altrettanti nomi falsi che gli stranieri hanno di volta in volta fornito alle autorità. Su uno di loro, il Ceco, pende un mandato di cattura per evasione. Non è tutto. Dalla visione dei due passaporti, viene fuori che i due girano mezza Europa, hanno visti in entrata e in uscita da quasi tutti i paesi UE. I documenti vengono portati alla polizia scientifica dove vengono analizzati; presentano diverse anomalie: ologramma difforme dall’originale, assenza dell’immagine laser multipla e mancanza di elementi che reagiscono ai raggi UV. Sono entrambi documenti falsi.
La tecnica innovativa
Ma l’attività prosegue. I poliziotti intuiscono, alla luce degli elementi scoperti, che i due sono dei professionisti dei furti in appartamento. La tecnica è semplice e innovativa: le calamite trovate nelle tasche dei due vengono inserite con l’aiuto di alcune carte semirigide nell’interstizio tra il battente della porta e lo stipite. In tal modo il proprietario, appena esce, è convinto di chiudere a chiave con le mandate, ma lo spessore delle calamite fa sì che ciò in realtà non accada e la porta resti semplicemente chiusa “a spinta”. Per i ladri a questo punto è semplice entrare: basta una scheda magnetica e il gioco è fatto.
Due arrestati
Gli agenti del Commissariato Mirafiori a questo punto non hanno più dubbi: i due, Michael Kremencik, classe ’93, nato nella Repubblica Ceca e Grigoli Kutaladze, classe ’78, nato in Georgia, sono arrestati per tentato furto in appartamento aggravato in concorso e per uso di documenti contraffatti. Ovviamente risponderanno anche delle violazioni al DCPM.