Il primo panettone a base di farina di grilli si chiama PanCriCrì e nasce all'Antica Pasticceria Castino di Pinerolo
A crearlo il maestro pasticcere Davide Muro
Si chiama PanCricrì, ma gli omonimi cioccolatini pralinati non c'entrano niente, pensate piuttosto... al verso dei grilli.
Arriva il PanCricrì, ma noi siamo pronti ad accoglierlo?
Qualcuno forse sta già inorridendo, qualcun altro invece è incuriosito. Mettiamola come volete, ma da quando l'anno scorso l'Unione Europea ha approvato l'utilizzo delle farine d'insetto, nel mondo della ristorazione sono stati fatti alcuni passi avanti rispetto ad alcuni preconcetti.
Lato consumatori, c'è però molta confusione, forse anche perché non sono mancati annunci che ci hanno fatto immaginare di trovare con facilità sugli scaffali del supermercato la pasta fatta con la farina d'insetti, ma poi sono arrivati anche diversi stop e dietrofront.
D'altra parte nel nostro Paese a schierarsi contro la farina di insetti c'è il mondo politico, in primis il ministro Matteo Salvini che da sempre rema contro i grilli. Celebre la sua visita al pastificio Rummo per sottolineare la qualità della pasta made in Italy (fatta alla maniera tradizionale), ma anche il post su Ig contro lo chef Joe Bastianich che in una puntata di Masterchef aveva lanciato una sfida ai concorrenti proprio a base di farina di grillo.
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Ma che riguardi la pasta o i dolci di pasticceria, secondo noi, l'importante è essere consumatori dalle scelte consapevoli e ben informati.
Le caratteristiche del PanCricrì
Per quanto riguarda il PanCricrì poi non c'è pericolo di confondersi allo scaffale del supermercato, perché parliamo di un dolce di pasticceria.
Il primo panettone realizzato con la farina di grilli parla quindi piemontese e nasce dalle sapienti mani del maestro pasticcere Davide Muro, dell’Antica Pasticceria Castino di Pinerolo per proseguire in quella che definisce come
"la missione di innovare i dolci delle feste, portando avanti la propria ricerca di gusto, salute e sostenibilità."
Il gusto? Albicocche e cioccolato. E per quanto riguarda il costo, beh, decisamente accessibile a tuti: il PanCricrì esiste in due versioni, una da 200 grammi al costo di 11 euro e una da 450 grammi a 25 euro.
La farina di grillo: dubbi e perplessità
Uno dei dubbi più frequenti sugli alimenti a base di insetti e in particolare sulla farina di grilli, riguarda la loro sicurezza per la salute umana.
Ebbene, tra i motivi che hanno spinto l’Unione Europea a dare l'ok per la commercializzazione di questo prodotto, ci sono proprio i suoi valori nutrizionali.
La maggior parte degli insetti destinati all'alimentazione umana, senza eccezione per i grilli, contiene pochissimi grassi e, oltretutto, si avvale di una concentrazione proteica he sfiora il 60-70% della massa totale e ad alto valore biologico. Inoltre, i grilli sono ricchissimi di minerali e vitamine, come calcio, potassio, ferro e vitamina B12 (cobalamina), vitamina B2 ecc.; in conclusione, sembrerebbero un vero e proprio toccasana per l'accrescimento osseo, per la prevenzione all'anemia e non solo.
Priva di zuccheri, di amidi e di glutine, la farina di grillo è anche adatta alle persone celiache e a chi soffre di diabete di tipo uno e di tipo due.
Dal punto di vista ecologico presenta dei vantaggi e questo è un altro dei motivi che hanno portato l’Ue ad autorizzarne il commercio. Rispetto agli allevamenti intensivi di carne, infatti, quello degli insetti impatta solo dell’1% sul rilascio totale di Co2. L’impatto ambientale è quindi davvero minimo rispetto a quello degli allevamenti intensivi di altri animali.
Le previsioni di marketing indicano che, entro il 2054, le fonti alternative supereranno il 33% della produzione globale proteica e, in questo contesto, la farina di grilli giocherà un ruolo fondamentale. Chissà se per allora saremo pronti a farcene una ragione?