TORINO

Firmato il ‘Patto di Amicizia e Collaborazione’ tra la Città di Torino e la Città ucraina di Leopoli

Sul piano culturale, le due città si impegneranno a organizzare scambi e promuovere collaborazioni tra istituzioni artistiche, museali e culturali

Firmato il ‘Patto di Amicizia e Collaborazione’ tra la Città di Torino e la Città ucraina di Leopoli
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È stato firmato questa mattina, nella Sala delle Colonne di Palazzo Civico, il ‘Patto di Amicizia e Collaborazione’ tra la Città di Torino e la Città ucraina di Leopoli.

L'accordo

L’accordo è stato sottoscritto dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo e dal sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi alla presenza del console generale dell’Ucraina a Milano Andrii Kartysh e del console onorario a Torino Dario Arrigotti e rappresenta un passo importante per rafforzare i legami tra le due città, gettando le basi per una collaborazione reciproca.
Il patto, che avrà una durata iniziale di tre anni, si pone l’obiettivo di promuovere valori condivisi come la democrazia, la libertà, lo stato di diritto, i diritti umani e l’integrazione sociale, favorendo un dialogo costruttivo tra le rispettive comunità.

“Torino e Leopoli - ha detto il sindaco Lo Russo - sono città ricche di storia, cultura e spirito di innovazione. Pur distanti geograficamente, condividono l’aspirazione di costruire un futuro inclusivo, sostenibile e orientato al benessere delle proprie comunità. Questo patto è insieme un simbolo di amicizia e un impegno reciproco a lavorare insieme in numerosi settori, oltre alle attività e ai progetti che già da anni legano le nostre due città. Un pensiero speciale in questa occasione poi non può che andare al popolo ucraino, che da oltre mille giorni vive il dramma della guerra. La firma di oggi vuole rappresentare anche un messaggio di solidarietà e di vicinanza, Torino è con voi”.

“Leopoli - ha spiegato il sindaco Sadovyi - è talvolta chiamata il ‘Piemonte ucraino’ perché durante il Risorgimento, quando Torino fu il centro dell'unità politica d'Italia, fu l'epicentro del movimento per lo stato ucraino. Questa analogia storica è più appropriata che mai ora, durante la guerra, mentre la nostra città è il più grande centro umanitario dell'Ucraina. Tutti i nostri progetti - medicina, riabilitazione, educazione - sono una risposta alla tragedia dell'invasione russa, ma anche la nostra visione del futuro. E apprezziamo molto l'opportunità di ampliare i nostri orizzonti e la nostra visione attraverso l'esperienza storica e culturale di Torino e del Piemonte. La partnership tra Leopoli e Torino non solo apre nuovi orizzonti di cooperazione nei settori della cultura, dell'innovazione e dello sviluppo sostenibile, ma dimostra anche la solidarietà delle nostre città nella lotta contro l'invasore russo e nella difesa dei valori europei".

Le aree di collaborazione

Le principali aree di collaborazione tra Torino e Leopoli riguarderanno diversi ambiti strategici. Sul piano culturale, le due città si impegneranno a organizzare scambi e promuovere collaborazioni tra istituzioni artistiche, museali e culturali. In ambito scolastico e accademico, si adopereranno per incentivare progetti di scambio che coinvolgano studenti, docenti e istituti di formazione, comprese le scuole di alta formazione artistica e musicale. Un focus particolare sarà dedicato all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità ambientale e alla mobilità urbana, attraverso la condivisione di conoscenze ed esperienze utili a sviluppare soluzioni avanzate in questi settori.

Il sostegno a progetti di innovazione sociale

Ultimo ma non meno importante l’accordo prevede il sostegno a progetti di innovazione sociale, con il coinvolgimento attivo di organizzazioni e associazioni operanti nei rispettivi territori. Lo scorso anno Il Sindaco Andriy Sadovyi aveva presentato prima alla Città di Torino e poi al Brussels Urban Summit il progetto “Unbroken”, l’hub umanitario promosso dal Comune di Leopoli per fornire assistenza medica qualificata per curare, protesizzare e riabilitare Ucraini in Ucraina.
Tra i prossimi progetti vi sono la realizzazione all’interno dell’hub di un nuovo centro di riabilitazione e, più a lungo termine, la prospettiva di costruire nuovi edifici per la chirurgia e la riabilitazione e social housing per i pazienti.

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