TORINO

Fassino-gate: multa di 500 euro e reato estinto per il profumo rubato al duty free

Il fatto è accaduto nell’area shopping dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino

Fassino-gate: multa di 500 euro e reato estinto per il profumo rubato al duty free
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La "vicenda profumo" di Piero Fassino, ex sindaco di Torino e ora parlamentare della Repubblica (Partito Democratico), è finita con un’archiviazione “per condotta riparatoria”, da parte del gip di Civitavecchia.

Dovrà pagare 500 euro

Fassino dovrà quindi risarcire ed estinguere il reato con il pagamento di 500 euro. Il giudice per le indagini preliminari ha accettato l’istanza del suo avvocato, evitando al politico un processo per furto.

La vicenda

Nella giornata di lunedì 15 aprile, l'ex ministro nell’area shopping dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino era in attesa dell’aereo per Strasburgo. Dopo aver superato i controlli previsti, nel percorso verso il gate si ferma al duty free, l’area commerciale dove si possono acquistare prodotti di vario genere.

Dopo aver superato i controlli previsti, nel percorso verso il gate si ferma al duty free, l’area commerciale dove si possono acquistare prodotti di vario genere.

Il profumo

Prende un profumo del valore di 100 euro e gli squilla il telefono:

 "Avendo il trolley in mano e il cellulare nell’altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse. Sono stupito per un episodio che pensavo di aver già chiarito con i responsabili. Si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell’atto segnalandolo a un agente di polizia. Certo non intendevo appropriarmi indebitamente di un boccettino di profumo".

Il suono dell'antitaccheggio e la denuncia

Il suono dell'allarme dell’antitaccheggio e la versione fornita dall'ex sindaco non hanno convinto i responsabili del negozio che, viste le riprese delle telecamere di videosorveglianza, hanno deciso di sporgere denuncia.

La società Aelia Lagardère, che gestisce il duty free e ogni settimana denuncia decine di tentativi di furti nel settore profumeria e tabacchi, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito.

I precedenti dell'ex sindaco

Nel video che ha incastrato l'ex sindaco non risulta nessun telefono nelle sue mani. Quanto accaduto ad aprile non è l'unico caso: pare che ci siano almeno altri due episodi sospetti. Stando alle verifiche eseguite allo stesso duty free, Fassino sarebbe stato già sorpreso dalla vigilanza con articoli in vendita che non aveva pagato. In un caso si sarebbe dileguato tra la folla, in un altro una volta "beccato" avrebbe saldato il conto. Invece quel 15 aprile quando gli uomini della sicurezza lo hanno fermato, Fassino avrebbe inizialmente fornito le proprie spiegazioni, per poi alzare i torni e terminare con un "lei non sa chi sono io" che però a poco è servito visto che i proprietari del duty free hanno poi deciso di presentare una denuncia.

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