Tangenti per appalti Anas: sotto inchiesta il Consorzio Stabile Sis di Torino
Corruzione, turbativa d'asta e rivelazione di segreto d'ufficio i reati ipotizzati circa le modalità di assegnazione dei lavori per 400 milioni
La Procura di Milano indaga per corruzione, turbativa d'asta e rivelazione di segreto d'ufficio, riguardo le modalità di assegnazione di alcuni lavori da Anas a ditte esecutrici per 400 milioni. Gli inquirenti ipotizzano un giro di tangenti pagate in cambio di appalti sui lavori stradali che riguardano la Lombardia e il Nord-Est Italia.
Sotto indagine anche il Piemonte
Nelle perquisizioni e acquisizioni documentali sono coinvolti manager e funzionari e alcune società, la Struttura territoriale Lombardia con sede a Milano, ma anche un gruppo torinese, il Consorzio Stabile Sis con sede in via Invorio a Torino, appaltatore-concessionario per Anas, con un portafoglio ordini nel settore delle grandi infrastrutture che supera in valore i 3 miliardi di euro e ricavi da oltre 200 milioni di euro all'anno guidato dalla famiglia Dogliani che è l'azionista di maggioranza.
Dogliani ha recentemente presentato una proposta di partenariato pubblico-privato per la costruzione del nuovo ospedale del capoluogo; il gruppo ha ottenuto la gestione della tratta autostradale Torino-Ivrea-Quincinetto, la bretella di collegamento A4/A5 Ivrea-Santhià, la diramazione Torino-Pinerolo e del sistema tangenziale torinese.
In corso le perquisizioni
L'ipotesi dell'inchiesta è che appalti per la realizzazione di strade siano stati pilotati in cambio di mazzette. Per appurarlo sono in svolgimento le perquisizioni a casa delle persone coinvolte.
Il fascicolo è assegnato ai pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri e alla procuratrice aggiunta del pool reati contro la pubblica amministrazione Tiziana Siciliano.
Salvini: "Chi ha sbagliato paghi"
Sull'inchiesta è intervenuto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che ha dichiarato:
Mi auguro che gli inquirenti facciano bene e in fretta il loro lavoro. E se c'è qualcuno che ha sbagliato che paghi.
A quanto so, parlando con l'amministratore delegato, sono alcuni episodi che iniziano a risalire dal 2020. Quindi facevo altro nella vita però a prescindere da quello se c'è qualcuno che ha fatto qualcosa di sbagliato ne deve pagare le conseguenze.