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Disordini al parco, il Comitato Salviamo il Meisino: "Poliziotti in tenuta antisommossa contro bambini e anziani"

"Nessuna volontà di dialogo da parte dell’Amministrazione"

Disordini al parco, il Comitato Salviamo il Meisino: "Poliziotti in tenuta antisommossa contro bambini e anziani"
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Sono stati portati via di peso dalla polizia i manifestanti che questa mattina, 9 settembre 2024, nel parco del Meisino a Torino hanno cercato di impedire agli operai di proseguire i lavori per la Cittadella dello Sport.

Attimi di tensione questa mattina

Alle 8 del mattino un gruppo di operai incaricati dal Comune, a bordo di camion e altri mezzi di cantiere si sono recati al parco per proseguire i lavori per la realizzazione di una cittadella dello sport nella zona dell’ex galoppatoio, ad attenderli una trentina di cittadini, in gran parte del comitato "Salviamo il Meisino", che hanno sbarrato loro la strada.

Già, perché dallo scorso anno il comitato si batte contro la realizzazione del progetto considerando le strutture sportive pericolose per il valore ambientale e l'ecosistema del parco.

A difendere il lavoro degli operai c'erano però poliziotti e agenti della Digos, in tenuta anti sommossa. Le due parti, in un paio di circostanze, sono entrate a contatto per qualche secondo.

Il progetto

I lavori, nel parco del Meisino, prevedono la realizzazione di un Centro per l'educazione sportiva e ambientale, un progetto finanziato con fondi Pnrr che prevede il montaggio di attrezzature che consentiranno di praticare diverse discipline sportive: arrampicata, corsa campestre, tiro con l’arco, orienteering, disc golf, ciclocross, mountain bike, pump track, skiroll, biathlon, cricket, fitwalking cross.

I lavori, nella zona dell’ex galoppatoio, erano iniziati il 6 settembre scorso con l’allestimento del cantiere.

"Nessuna volontà di dialogo da parte dell'Amministrazione"

Le dichiarazioni del Comitato:

C’erano giovani e anziani, uomini e donne, e proprio alla fine è arrivata anche una bimba, a difendere stamattina il parco del Meisino dal progetto della Cittadella dello Sport deciso unilateralmente dal Comune, sordo a tutte le obiezioni dei cittadini. Un progetto che snaturalizzerebbe il parco, in senso letterale: lo depaupererebbe di vegetazione e di fauna selvatica. E nel caso del parco del Meisino, questa snaturalizzazione sarebbe particolarmente grave, trattandosi di un’area tutelata, di una Zona di Protezione Speciale della Rete Natura2000.

Perciò oggi si è rinnovata, all’interno del parco, sin dall’alba, una contestazione del cantiere partecipata e assolutamente pacifica. Il Comune ha ritenuto necessario, paradossalmente, mandare contro i cittadini dai 7 ai 70 anni uno schieramento di polizia in tenuta antisommossa, per sgombrare la via alle ruspe, il che conferma quanto da tempo si sostiene: nessuna volontà di dialogo da parte dell’Amministrazione, che forse attende con ansia che venga approvato il nuovo decreto sicurezza che inasprisce le pene contro i cittadini che manifestano; in particolare l’Assessore Carretta, che ha sempre evitato accuratamente il confronto, ma anche l’Assessore Tresso che difende il progetto a suon di affermazioni in contraddizione con i documenti, come se i cittadini non sapessero leggere.

Questa Giunta è già intervenuta pesantemente in quest’area lo scorso anno, anche permettendo abbattimenti sull’Isolone Bertolla, sede di una colonia di aironi, e tagliando centinaia di alberi lungo le sponde del Po e all’interno del Parco (progetto ereditato dalla Giunta precedente ma portato convintamente a termine dall’attuale). I cittadini non si rassegnano a vedere l’ultimo dei beni pubblici, il verde urbano, usato per dirottare soldi pubblici nelle tasche di privati, per di più attraverso il meccanismo perverso del PNRR: 11,5 milioni di euro che avrebbero potuto essere usati per ristrutturare impianti sportivi pubblici vengono sprecati per un progetto che devasta una riserva naturale di grande pregio. Per di più questi soldi dovranno essere restituiti all’Unione Europea con gli interessi. Difendiamo quindi il Meisino, i suoi spazi aperti e liberi, per tutti i cittadini di oggi e di domani. Chi vuole rassegnarsi, si rassegni.

 La pagina "introvabile"su Facebook

Intanto il Comitato si è accorto di essere diventato introvabile sul motore di ricerca di Facebook che sta bloccando tutte le pagine che contengono la parola "Salviamo", in effetti in questo momento, cercando il comitato su Facebook si arriva ad una pagina di servizio dove si può leggere questo fuorviante avviso:

Confermi di voler continuare?
Il termine che hai cercato a volte è associato alla vendita di droghe, che non è consentita su Facebook.
Se tu o qualcuno che conosci state lottando contro l'abuso di sostanze stupefacenti, ci sono organizzazioni che possono aiutarvi.

La manifestazione

Il Comitato Salviamo il Meisino non si ferma qui: sabato prossimo, 14 settembre 2024, ci sarà una manifestazione con partenza alle ore 15.00 da piazza Gustavo Modena alla stazione della tramvia che porta a Superga.

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