Investita e uccisa nel parcheggio del San Giovanni Bosco: indagato anche il papà della piccola Esmeralda
Da subito erano state iscritte nel registro degli indagati la madre della bambina e la 57enne a bordo del suv
Si aggiunge un indagato per la morte della piccola Esmeralda, la bimba di due anni investita e uccisa nel parcheggio del San Giovanni Bosco, a Torino.
Indagato anche il padre
Oltre all’operatrice sociosanitaria che era alla guida dell’auto che l’ha travolta e alla madre della bimba, ora nel fascicolo del pm Davide Pretti si è aggiunto anche il nome del padre con l'accusa di cooperazione colposa in omicidio stradale e di abbandono di minore.
Adesso sarà affidata la consulenza tecnica che dovrà ricostruire la dinamica dell’incidente e lo stato del luogo: velocità della 500 L, traiettoria e visibilità, considerando l’altezza della bambina.
I fatti
I fatti risalgono al 12 agosto 2024 quando la bimba rom di soli due anni è morta dopo essere stata investita da un suv nel parcheggio dell'ospedale.
La piccola, subito dopo il fatto, è stata soccorsa dai medici del San Giovanni Bosco. Successivamente è stata trasportata d'urgenza al Regina Margherita dove ha avuto ben tre arresti cardiaci. Qui i sanitari hanno tentato in tutti i modi di salvarle la vita ma le complicanze agli organi interni (trauma toracico) e fratture alle gambe non le hanno lasciato scampo.
Ricoverata sotto shock anche l'infermiera 57enne cha ha investito la bambina.
Da subito sono state iscritte nel registro degli indagati la madre, per abbandono di minori e la 57enne che era alla guida del mezzo indagata per omicidio stradale.
Polemiche intorno al caso
Da subito la tragica morte di Mimì (così veniva affettuosamente chiamata la piccola) ha sollevato non poche polemiche, non è chiaro infatti se la bambina fosse nel parcheggio per chiedere l'elemosina o se, come afferma la difesa della madre della piccola, si fosse recata in ospedale per far visita ad uno zio ricoverato.
Il caso è quindi stato commentato dalla politica ed in particolar modo dal leader della Lega, Matteo Salvini, convinto che la bambina fosse in qualche modo sfruttata dalla famiglia commentando così su Facebook ha vicenda:
"Povera piccola innocente, una preghiera per lei.
Ma dove sono gli assistenti e i servizi sociali che dovrebbero salvare questi bimbi da una vita di strada e di furti, senza scuola e senza gioia???"
Una tesi non appoggiata dalla sinistra, l'assessore del Comune di Torino, alle Politiche Sociale, Jacopo Rosatelli (SINISTRA ITALIANA) in merito alla tragedia scriveva:
"Siamo molto addolorati per quando accaduto alla piccola e sono in corso accertamenti, anche da parte della polizia municipale, per chiarire la dinamica di questo tragico incidente. Quello che emerge intanto è che la bambina non si trovasse in quel luogo per chiedere l’elemosina bensì per visitare con la famiglia un parente che si trova ricoverato in ospedale”