Furto alla Sacra di San Michele: oltre ai soldi, rubati anche gli effetti personali dei religiosi
Un 34enne è stato ritrovato in possesso di una medaglietta e un documento appartenente a uno dei religiosi
Armato di palanchino ha forzato la porta d’ingresso della biglietteria della Sacra di San Michele, a Sant'Ambrogio di Torino, per rubare quattro cassette di sicurezza contenenti circa 1.000 euro.
Rubati gli effetti personali dei religiosi
Il furto è avvenuto di notte e non si è limitato ai soldi: il ladro ha portato via anche alcuni effetti personali dei religiosi tra cui delle medagliette d’oro e dei documenti.
Accortisi dell'effrazione, i religiosi hanno chiamato i carabinieri che hanno immediatamente acquisito le immagini della videosorveglianza.
Arrestato un 34enne
La svolta è avvenuta un paio di giorni fa, quando un 34enne è stato arrestato mentre tentava di derubare una pizzeria a Buttigliera Alta.
L'uomo aveva rubato un tablet, il registratore di cassa e alcune birre e nell'auto aveva anche una medaglietta e un documento appartenente a uno dei religiosi. Per lui è cosi scattata la denuncia per ricettazione, al momento non è ancora stato possibile collegarlo ai ladri e al furto alla Sacra.
Un simbolo del Piemonte
L’abbazia della Sacra di San Michele si trova in bassa Val di Susa, nel comune di Sant’Ambrogio di Torino, a soli 40 km da Torino. La sua sagoma a svetta maestosa sulla cima del Monte Pirchiriano a 962 metri di altitudine ed è attorniata da antichi boschi e alte montagne.
Si tratta di una delle più eminenti architetture religiose di questo territorio alpino, appartenente alla diocesi di Susa, prima tappa in territorio italiano della via Francigena.
Dal XII al XV secolo visse il periodo del suo massimo splendore storico, divenendo uno dei principali centri della spiritualità benedettina in Italia. Nel XIX secolo vi fu insediata la congregazione dei padri rosminiani. Nel 2015, il sito è stato uno dei vincitori del concorso fotografico mondiale Wiki Loves Monuments. Nel 2016 il museo del complesso monumentale abbaziale è stato visitato da oltre 100 000 persone.
Nella notte del 24 gennaio 2018, il Monastero Vecchio della Sacra ha subito ingenti danni a seguito di un incendio divampato sul tetto, senza impattare la parte architettonicamente più rilevante, che necessita di importanti restauri. Lo scenario monastico ha largamente ispirato il romanzo storico di Umberto Eco Il nome della rosa.