Inaugurata nuova sala di Elettrofisiologia all'Ospedale Mauriziano di Torino
Dotata delle più avanzate tecnologie disponibili per il trattamento ablativo delle aritmie, nonché per l'impianto di pacemaker e defibrillatori
Nei giorni scorsi la Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretta dal dottor Giuseppe Musumeci) è stata dotata di una seconda sala di elettrofisiologia.
Nuova sala di elettrofisiologia al Mauriziano
La Cardiologia dell'Ospedale Mauriziano di Torino, diretta dal dottor Giuseppe Musumeci, ha recentemente inaugurato una seconda sala di elettrofisiologia, segnando un importante passo avanti nella gestione delle patologie aritmiche. Questa espansione risponde alla crescente necessità di trattamenti per disturbi come la fibrillazione atriale, che sono in costante aumento nella popolazione.
Leader nazionale nelle procedure di ablazione
La struttura di elettrofisiologia dell'Ospedale Mauriziano, sotto la guida del dottor Stefano Grossi, è riconosciuta come la prima in Piemonte e la prima in Italia tra gli ospedali pubblici per il numero di procedure di ablazione transcatetere eseguite. Questo posizionamento di eccellenza riflette l'elevato standard delle cure offerte e la competenza del team medico.
Investimento strategico
Per rispondere all'elevato afflusso di pazienti provenienti da tutta Italia, l'Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano, sotto la direzione del neo commissario dottor Roberto D'Angelo, ha investito circa un milione di euro per l'allestimento della nuova sala operatoria. Questa seconda sala è dotata delle più avanzate tecnologie disponibili per il trattamento ablativo delle aritmie, nonché per l'impianto di pacemaker e defibrillatori.
Riduzione liste d'attesa
L'introduzione della nuova sala di elettrofisiologia permetterà di ampliare significativamente le attività del reparto, riducendo sensibilmente le liste d'attesa per i pazienti affetti da patologie aritmiche. Questo miglioramento garantirà una risposta più tempestiva e adeguata alle esigenze terapeutiche dei pazienti, aumentando la capacità operativa dell'ospedale e migliorando la qualità delle cure fornite.