Sequestrati 836mila euro in criptovalute a un artista digitale torinese per evasione fiscale
Per gli anni 2021 e 2022, avrebbe omesso di dichiarare circa 3,3 milioni di euro guadagnati in criptovaluta, evadendo così il fisco
La Guardia di Finanza di Torino e il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche hanno concluso un'operazione a contrasto dell'evasione fiscale nel settore della cripto-arte.
Reati fiscali, guai per crypto-artista torinese
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di un noto crypto-artista torinese, indagato per reati fiscali.
Omesso reddito di 3,3 milioni di euro
L'indagine, avviata dal 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Torino, è partita da una segnalazione del Nucleo Speciale di Roma. L'artista non avrebbe dichiarato al fisco i guadagni ottenuti dalla vendita di NFT (non fungible token), opere d'arte digitali certificate e vendute online. Per gli anni 2021 e 2022, l'artista avrebbe omesso di dichiarare circa 3,3 milioni di euro guadagnati in criptovaluta, evadendo così il fisco.
Sequestro di oltre 800mila euro
Sulla base delle prove raccolte, il GIP del Tribunale di Torino ha emesso un decreto di sequestro preventivo, su richiesta della Procura della Repubblica. Il sequestro, eseguito con il supporto del Nucleo Speciale di Roma, ha riguardato criptovalute per un valore di 836.375,54 euro, equivalente all'imposta evasa.
L'indagine ha anche rivelato transazioni di conversione di criptovalute in moneta fiat, generando ulteriori plusvalenze non dichiarate per 34mila euro. Queste informazioni sono state segnalate agli Uffici Finanziari competenti.