Corruzione Carabinieri in Toscana: l'investigatore privato di Torino risponde a una chiamata ai domiciliari e viene trasferito in carcere
Il comandante avrebbe dirottato presso l'agenzia dell'investigatore alcuni casi, procurandogli di fatto dei clienti
Terremoto a Prato (Toscana) nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze.
Dopo Turini, anche Moretti finisce in carcere
Il comandante dei carabinieri della compagnia di Prato, Sergio Turini, 55 anni, è stato arrestato per aver effettuato favori ad imprenditori italiani e cinesi.
Agli arresti domiciliari anche l’imprenditore pratese Riccardo Matteini Bresci, 66 anni, socio di maggioranza del “Gruppo Colle” che si occupa di tintura tessile e il titolare di un’agenzia di investigazioni, Roberto Moretti, torinese di 52 anni.
Le accuse contestate all’ufficiale sono la corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e accesso abusivo ai sistemi informatici.
Ma in che modo è coinvolto nella vicenda il torinese Roberto Moretti? Turini sarebbe legato a Moretti (fratello di un suo collega carabiniere) da un rapporto di amicizia. Il comandante avrebbe dirottato presso l'agenzia dell'investigatore alcuni casi, procurandogli di fatto dei clienti: tra le attività, il recupero di informazioni circa alcuni dipendenti, che gli imprenditori corrotti dal comandante dei Carabinieri poi utilizzavano a loro favore.
La notizia di ieri, martedì 4 giugno 2024, è che il detective privato è stato trasferito in carcere: era ai domiciliari ma ha ricevuto una chiamata violando l'obbligo di non ricevere telefonate. Non è chiaro se cercasse in qualche modo di condizionare le indagini a suo carico.
L'inchiesta
Come riporta Prima Firenze, secondo l'accusa, Turini si sarebbe messo a disposizione di imprenditori amici, italiani e cinesi, accedendo abusivamente al sistema banca dati delle forze dell'ordine per fornire informazioni.
Almeno 99 gli accessi individuati. In cambio, il militare avrebbe ottenuto diverse utilità: il pagamento di un viaggio negli Usa per il figlio del valore di oltre 5mila euro, e anche tre bottiglie di vino pregiato del valore di oltre 1800 euro.
I provvedimenti sono stati eseguiti dal ROS dei Carabinieri nelle province di Prato e Torino, con il supporto dei locali Comandi Provinciali dei Carabinieri. L'indagine si è concentrata sulle condotte dell'ufficiale dell'Arma che, e rassicurazioni circa un interessamento, per il tramite di un esponente politico di sua conoscenza, per evitare il trasferimento dell'ufficiale in un'altra sede
Il Comando generale dei carabinieri, viene sottolineato, ha avviato le procedure di trasferimento ad altra sede dell'ufficiale e potrebbe avviare le procedure per l'eventuale allontanamento dall'Arma.
L'investigatore privato di Torino
Non è ancora chiaro a che titolo l'investigatore privato di Torino Roberto Moretti sia finito nella vicenda.
La sua agenzia, la "Moretti investigazioni e sicurezza" si trova in Corso Moncalieri 413, nel capoluogo, e offre servizi sia per privati che per aziende.
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