La conferma ufficiale: sarà a Mirafiori la produzione della 500 ibrida
Per i sindacati è un primo passo importante
Dopo l'incontro di ieri, 27 maggio 2024, tra l’ad di Stellantis Carlos Tavares e i sindacati a Torino, nel Centro Stile di Mirafiori è arrivata la conferma ufficiale: la 500 ibrida verrà prodotta nello stabilimento torinese a partire dal primo trimestre del 2026.
500 ibrida dal primo trimestre del 2026
Dopo tanti annunci seguiti da nuova cassa integrazione, contratti di solidarietà, fermi di produzione e incentivi ai dipendenti, finalmente si concretizza l’ipotesi di trasferire la produzione della 500 ibrida a Mirafiori.
In un’intervista ad Autonews, il ceo di Fiat Olivier Francois aveva sostenuto, smentendo quanto aveva detto appena poche settimane fa:
si sta lavorando per costruire una nuova 500 ibrida a Torino insieme alla variante 100% elettrica, ma occorre fare un investimento importante perché la piattaforma dell’elettrica 500 richiede modifiche importanti per ospitare un motore a benzina.
Purtroppo nulla che possa avvenire prima del 2026, mentre la produzione dell’attuale versione è arrivata al capolinea nel sito polacco di Tychy.
Per Ferdinando Uliano (Fim-Cisl) si tratta comunque di "un primo passo importante" e aggiunge:
"Abbiamo altre discussioni in corso per assegnazioni in altri stabilimenti per l'obiettivo di un milione di auto prodotte in Italia. Per questo chiederemo un incontro a palazzo Chigi."
Presentata la nuova Ypsilon
Prima dell'incontro, durato oltre due ore, Tavares ha anche presentato la nuova Ypsilon affermando:
"Nonostante le difficoltà, le critiche e a volte gli insulti andiamo avanti, continuiamo a muoverci e a fare le cose. In Stellantis amiamo le auto, i brand, non ci scusiamo per questo. Anche quando succedono cose negative, non bisogna dimenticare che amiamo tutto questo".
L'ad di Stellantis ha ricordato poi i momenti più difficili della storia aziendale:
"A gennaio 2021, quando abbiamo creato Stellantis, Lancia stava per sparire, era chiaro che non c'era un piano sui prodotti, non c'era una visione per il futuro, non c'erano investimenti pianificati per rilanciare il marchio. Abbiamo deciso che non fosse rispettoso per la storia e il valore di un brand italiano fantastico. Quindi abbiamo deciso che non potevamo lasciare che succedesse, che il marchio sparisse. Abbiamo deciso di dare a Lancia un nuovo futuro e di rilanciare il marchio".