I Pro Palestina interrompono l'occupazione del Rettorato, Stefano Geuna: "Il dialogo continua"
Da una parte il bisogno di riprendere le attività didattiche in presenza, dall'altra la necessaria libertà di espressione e manifestazione democratica del pensiero
Un segnale accolto con soddisfazione dall'Università quello dato dai manifestanti Pro Palestina che hanno interrotto l'occupazione del Rettorato.
Alla ricerca di una soluzione
E se ieri non sembrava possibile alcuna forma di apertura al dialogo da parte dei ragazzi che da giorni occupano Palazzo Nuovo e il Rettorato paralizzando di fatto l'attività istituzionale dell'ateneo, oggi arriva il segnale distensivo. Tanto che, lasciati i toni duri degli ultimi comunicati, il rettore Stefano Geuna ora scrive:
Il dialogo quindi continua, alla ricerca di una soluzione che debba coniugare l’esigenza di funzionalità degli spazi istituzionali e la loro piena agibilità, la ripresa delle regolari attività didattiche in presenza laddove negate con l’altrettanto giusta e necessaria libertà di espressione e di manifestazione democratica del pensiero
Basta Dad
Insomma per il rettore va bene creare momenti di riflessione sulla guerra, ma non si può continuare all'infinito con la dad svuotando le sedi universitarie e di fatto svuotando anche in parte il senso e l’efficacia di un’occupazione in corso su un tema importante ma in un edificio vuoto, in cui quasi nessuno si presenta né per entrare né per partecipare ad assemblee in cui discutere di quegli stessi temi che stanno a cuore agli occupanti.