Tajani pessimista su Stellantis: "Sono preoccupato, spero non lasci l'Italia"
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Dopo il tavolo che si è tenuto mercoledì 3 maggio 2024 a Roma, con il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, il ministro Urso sul futuro degli stabilimenti di Stellantis, è intervenuto anche il ministro e vicepremier, Antonio Tajani:
"Io mi auguro che Stellantis non lasci l'Italia: c'è una tradizione nell'industria dell'auto che non può essere abbandonata e trovo giusto che questa azienda continui ad investire nel nostro Paese, perché ci sono anche dei vincoli di coscienza. Siamo in un sistema di libero mercato, nessuno può obbligare nessuno, il mio è un richiamo al senso di responsabilità. Ma siamo un Paese attrattivo e al momento opportuno vedremo con chi aprire trattative", ha aggiunto sulla possibilità che altre multinazionali dell'auto possano venire a produrre in Italia".
Il governatore del Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo hanno sostenuto la necessità di un nuovo modello per Mirafiori:
"L'azienda - ha detto Cirio - ci dice che sta studiando un meccanismo che renda la 500 elettrica meno costosa per poterne produrre di più, è un percorso intelligente che sosteniamo, ma che richiede del tempo. Serve una fase di transizione per la quale noi chiediamo un nuovo modello. La logica con cui lavoriamo è costruttiva Chiediamo lo sforzo all'azienda, ma diciamo che cosa le istituzioni possono fare per accompagnare questo percorso che deve portare a garantire il futuro di Mirafiori con 200.000 auto prodotte all'anno".
Il sindaco Lo Russo ha fatto notare che "sono poche le realtà nel mondo che, come Torino, hanno la capacità di costruire un'auto partendo dalla ideazione fino al collaudo e questo rappresenta un valore aggiunto. È però del tutto evidente che questi elementi debbano necessariamente essere accompagnati da un investimento che consideri anche le strategie produttive sulle nuove linee e i nuovi modelli".