Medio Oriente, l'Università di Torino: "Stop alla collaborazione con Israele"
La premier Meloni: "Decisione preoccupante"
L’Università di Torino dice basta alla collaborazione con Israele. Lo fa piegandosi ai collettivi “Cambiare Rotta” e “Progetto Palestina” di estrema sinistra che sposano la propaganda antisraeliana e filo Hamas.
Interrotta la seduta del Senato accademico
Nella giornata di ieri, martedì 19 marzo 2024, gli attivisti dei collettivi hanno interrotto la seduta del Senato accademico e sono riusciti ad ottenere l’uscita dell’ateneo dai progetti di collaborazione con le istituzioni di ricerca di Tel Aviv.
“Non avrei avuto problemi ad approvare una richiesta per il cessate il fuoco, perché sono fortemente turbata per la strage che sta avvenendo nella Striscia di Gaza – ha spiegato dalle colonne de "Lo Spiffero" la professoressa Susanna Terracini, direttrice del dipartimento di matematica, unica ad aver votato contro –. Mentre sono fortemente contraria ai boicottaggi accademici, perché essendo esclusi possibili progetti bellici le collaborazioni sono un elemento portatore di comprensione e di pace”
La richiesta era quella di aderire alla lettera aperta firmata dai quasi 1.700 docenti di tutta Italia, tra cui 60 torinesi, inviata al ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La premier Giorgia Meloni:
"Considero preoccupante che il Senato accademico dell'Università di Torino scelga di non partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele. E lo faccia dopo un'occupazione da parte dei collettivi. Se le istituzioni si piegano a questi metodi rischiamo di avere molti problemi".